Il percorso formativo

La mia libera descrizione del percorso formativo, del Pastore Tedesco, non vuole in alcun modo essere una interpretazione tecnica morfo-funzionale caratteriale dei soggetti, che demando a tecnici molto più preparati di me e che stimo nel modo più assoluto, ma è intesa solo a stabilire una sorta di pro memoria interessante, soprattutto ai potenziali o ai nuovi proprietari, nell’intenzione di farli meditare su alcune scelte operate in fase produttiva, dal produttore, e sull’acquisto. Spesso i tecnici parlano il “tecnichese” linguaggio ricco ma spesso comprensibile solo agli addetti ai lavori. I neofiti, trovando difficoltoso interpretarlo, tendono a escluderlo dal loro modo interpretativo sia nell’avvicinamento che nella gestione del cane, arrivando poi, spesso, a giudicare in modo non corretto certe disposizioni e certe azioni cinofile.
Elenco degli argomenti trattati, più avanti, per darvi modo di una scelta veloce di quello che potrebbe fare al caso vostro e che più potrebbe interessare al vostro “Disastro”:
1°) scelta del cucciolo
2°) Il cucciolo comincia a lavorare
3°) il cucciolo ha 6 mesi
4°) dal 5° al 7° mese ombre e paure
5°) 9° mese la pubertà
6°) 12° mese di età lastra ufficiale displasia anca e gomito
7°) dal 6° al 12° mese Disastro inizia l’addestramento
8°) addestramento, esami, risultati
9°) specializzazioni

1°) scelta del cucciolo:
i canali per l’acquisto possono essere diversi, solitamente i più importanti sono due: il commerciante di piccoli animali o l’allevamento.
È importante considerare che in entrambe i casi il cucciolo deve essere in possesso dei requisiti rispondenti a norma di legge :
il cucciolo non deve avere una età inferiore ai 60gg, deve essere provvisto di microchip e essere accompagnato dal documento di iscrizione all’anagrafe canina, da copia dei dati anagrafici, attestante l’iscrizione all’ENCI, tutto ciò vi permetterà di iscriverlo correttamente nel registro, dell’anagrafe canina, del proprio comune di appartenenza.
Può essere gradito il librettino sanitario, anche se non obbligatorio, con riportate le prime vaccinazioni e i trattamenti anti-parassitari eseguiti.
Dove trovare un cucciolo:
• Commerciante: solitamente il commerciante può vantare una più o meno grande esperienza professionale legata al commercio di cuccioli di diverse razze, indipendentemente dal valore selettivo zootecnico dei soggetti, in quanto, sovente, non conoscendo i genitori, da cui provengono, si avvale della correttezza morale degli allevatori con cui opera. I più consapevoli non disdegnano dal mettere in contatto l’acquirente con l’allevatore per le valutazioni dei soggetti, in trattativa, riservandosi la sola fase contrattuale.
Attenzione : ai commercianti improvvisati che vendono cani sprovvisti di certificazione ENCI o dell’anagrafe canina, provenienti da Paesi dell’Est Europa, privi di qualsiasi contrassegno di riconoscimento e prevenzione veterinaria e il cui commercio è legato solo al basso costo dei soggetti con relativo alto guadagno del commerciante.
– Allevatore: resta il canale privilegiato in quanto può garantire qualità e provenienza dei propri soggetti. Gli allevatori si differenziano in amatoriali, professionali, occasionali.
– Allevatore amatoriale e professionale
Entrambi operano seguendo il codice deontologico dell’Enci ed alle norme del club di razza, accoppiando quindi soggetti in possesso di esenzione della displasia dell’anca, prova di socializzazione ed equilibrio, BH, prova di IPO, imperniata sulle doti caratteriali del Pastore Tedesco in relazione agli usi possibili, ricerca o pista, obbedienza, prova di coraggio, selezione , rispondenza alle caratteristiche di razza rilasciato dalla società speciale. La differenza fra allevatore professionista e amatoriale dovrebbe vertere solo sul numero di cucciolate prodotte in un anno. Un amico soleva dire” che nella botte piccola dimora il vino buono”.
– L’allevatore occasionale
Spesso gli allevatori occasionali hanno soggetti con un’ottimo albero genealogico e producono soggetti o per credenza popolare, per far cambiare il sangue alla cagna, o per avere un suo discendente o per arrotondare ….. Il problema è che questi appassionati vuoi per mancanza di tempo, o per i costi, non approfondiscono le tematiche di allevamento, linee di sangue, problemi genetici, valutazione morfologica di rispondenza del soggetto usato con lo standard di razza, controlli delle malattie genetiche, verifiche caratteriali. In questo caso è più facile che il soggetto acquistato si discosti sempre più dall’ideale di standard e presenti problemi gravi: Einstein rispondeva alla affermazione della bellissima Marilin Monroe che lo solleticava dicendo “ Pensi che figli faremmo noi.. belli come me ed intelligenti come Lei” contrapponendo “ e pensi se diventano scemi come lei e brutti come me” nei cani spesso succede!

I commenti in proposito possono essere molteplici il consiglio che posso darvi è questo: partendo dal concetto che i cuccioli figli del tanto spesso conclamato “campione del mondo” non esistono perché non esiste questa qualifica, non è mai esistita e pertanto non dà nessuna prova di autentica qualità, guardate i genitori e se vi piacciono verificatene certificati, prove, risultati. Guardate i cuccioli che ne rispecchino tipo e colori e che vi colpiscano in modo positivo, che siano ben tenuti, con il pelo pulito, non è vero che il cucciolo che viene da voi per primo vi ha scelto ed è quello che dovete portare a casa, a volte è solo il più sveglio, in quel momento, o quello che per più volte è stato proposto e quindi abituato alla presenza e al contatto con gli estranei, fidatevi del consiglio dell’allevatore. Se un cucciolo è in disparte, rispetto ai fratelli, può essere un solitario oppure aver sonno, se un cucciolo è un po’ più piccolo rispetto ai fratelli, magari è solo perché è stato alimentato meno dalla madre, però nulla esclude che possa, poi, diventare il più grande, l’allevatore esperto potrà fornirvi le spiegazioni più veritiere dandovi anche altre informazioni quale la taglia, la sostanza, la pigmentazione tutte particolarità trasmissibili per linea genetica e perfettamente conosciute dal medesimo.
Pretendete, comunque, che provengano da genitori esenti da displasia, che verificherete sui Libri di Origine, fatevi dare garanzia dei trattamenti anti-parassitari e diffidate da chi esalta i cuccioli esenti da displasia: nessuno può darvi questa garanzia a 60gg, solo il Padreterno potrebbe. Si può valutarne la situazione in forma preventiva tramite radiografia verso il 6° mese di età ma la certezza potrà essere confermata da radiografia eseguita presso centro abilitato solo dopo il 12° mese di età (fine dell’accrescimento osseo e strutturale del cane).

2°) Il cucciolo comincia a lavorare:
Disastro entra in famiglia, dopo una decina di giorni di ambientamento durante i quali potranno verificarsi episodi di dissenteria, dovuti al cambiamento di posto, di alimentazione, di abitudini, di stress, solitamente risolvibile in pochi giorni, consiglio la visita dal vostro veterinario di fiducia che inizierà la giusta profilassi: attenzione che non si tramuti in accanimento terapeutico.
Si incomincia a mettere il collare, per qualche minuto e sempre per gioco e a breve si aggancia il guinzaglio: Disastro non è abituato a sentirsi costretto, quindi la sua riottosità all’attrezzo sarà normale. Non cedete alla tentazione del “poverino”, la vostra decisione e intransigenza farà ricordare al cucciolo il piacere della mamma vicina e in poco tempo il guinzaglio sarà paragonato al cordone ombelicale: da quel momento sappiate che ogni lezione, ogni attività, ogni ordine se impartito al guinzaglio sarà, interpretato da Disastro, come una giusta lezione di vita che, la “mamma” adottiva, ha l’obbligo di dare. Comincia la ricerca della posizione gerarchica, nel nuovo branco, manifestata dal tentativo di “monta” di tutto quello che Disastro ritiene di poter sottomettere: il cuscino, il panno, la gamba dei presenti. È un fattore istintivo che non va represso ma incanalato. Potrà dominare qualcosa ma, al contempo, essere ripreso su quello che non potrà. Lascio a voi e alla vostra fantasia stabilire chi e cosa (magari con un parente scomodo ….).
Fatelo viaggiare in auto nel proprio trasportino, portatelo in mezzo alla gente sempre al guinzaglio facendo attenzione, al loro e al comportamento del cucciolo : non lasciatelo mai libero, in un ambiente nuovo e con la presenza di persone o altri animali. Il legame imposto dal guinzaglio è molto forte e infonde coraggio e protezione , a Disastro, perché la “mamma” è con lui, e la “mamma” lo deve proteggere dalle situazioni: piccolo esempio provate a coricarvi per terra e dite a un vostro amico di venirvi ad accarezzare il volto, immaginate che lui arrivi quando non ve lo aspettate, alto, grossissimo, oppressivo su di voi. Immaginate cosa subisce Disastro in un frangente simile con quello che non conosce, quindi, prendetelo in braccio e fatelo accarezzare partendo da una prospettiva paritaria. Non subirà traumi e, una volta riconosciute le mani degli estranei portatrici di coccole, perderà la diffidenza naturale verso l’ignoto. Non lasciate avvicinare altri cani, al cucciolo, i proprietari non ne conoscono mai le reazioni, anche se si professano profondi intenditori, i cani sia di piccola che grande mole tendono , per la determinazione atavica del potere del capo branco, a sottomettere il più giovane, spesso per motivi legati a propri stress psicologici: è una azione gravissima subita dal cucciolo e sovente lascia strascichi permanenti nel suo comportamento. Personalmente non me ne frega niente di passare per scorbutico, al cucciolo non cambia la vita se non annusa o se non dà i “bacini” al cane di passaggio. La socializzazione, verso i suoi simili, verrà eseguita per gradi, creando le opportunità ideali, con soggetti sicuri e conosciuti e più volte già avvicinati sempre mantenendo una certa distanza di sicurezza. Il cucciolo non ha bisogno della conquista della propria libertà, ha bisogno di conoscere il mondo, di fare esperienze, di scoprire cosa c’è dietro l’angolo, ogni cosa per gradi e sempre attaccato al cordone ombelicale alla “mamma” vicina.

3°) il cucciolo ha 6 mesi:
il vostro cucciolo è cresciuto, si è integrato nella vostra famiglia, adesso è uno di voi. Ha imparato la sua posizione sociale e il suo comportamento si è allineato alle necessità di convivialità famigliare. L’affetto prevale su tutto il resto, quindi possono non essere necessarie indagini sullo stato di salute delle sue articolazioni: un esito positivo o un esito negativo non condizionerebbero nessun cambiamento di comportamento da parte vostra, Il cane ha una grande fortuna avere le quattro ruote motrici, pertanto anche piccoli problemi non fanno differenza nella qualità della sua vita, ho visto soggetti con alcuni problemi essere attivi fino ai 12/13 anni.
Diverso il discorso per quei soggetti che verranno avviati alla carriera agonistica e riproduttiva. A questa età si può sottoporre il cucciolone a lastra radiografica preventiva per la valutazione della “displasia congenita dell’anca e del gomito”. La radiografia, fatta in sedazione, permette una verifica dello stato delle articolazioni (i due gomiti e i due femori) e, grazie all’esperienza del veterinario che la esegue, si possono ipotizzare le loro evoluzioni fino alla maturità scheletrica convenzionalmente posta al 12° mese di età.
Attenzione: la preventiva permette una ipotesi, non dà certezza.

4°) dal 5° al 7° mese ombre e paure:
a volte un po’ prima a volte un po’ dopo, arriva questo periodo. Disastro cresce, passa dal corpo di cucciolo a quello cucciolone, la testa, intesa come capacità interpretativa, evolve in fase alterna e solitamente meno precocemente. Disastro è alla ricerca della sua identità cominciando dall’indipendenza dalla “mamma”, dal branco, ricerca la scalata sociale, però è una fase di profonda indecisione. Gli studiosi comportamentalisti possono fornirvi tutti i dati necessari in merito; a me interessa sapere che è una fase molto delicata e che devo aiutare il mio cane a superarla nel miglior modo possibile; il contatto è molto importante, la frequentazione dei posti più assidua, mantenendosi a distanza dalla folla, la gestione delle carezze da parte degli estranei, una dimostrazione di indifferenza alla sua presenza, al suo comportamento, atta a ridurre al minimo l’oppressione del nostro sguardo e delle nostre azioni gestuali, nel lavoro la ripetizione degli esercizi senza costrizioni ma solo con la metodica.
Questi sono solo alcuni suggerimenti, e non possono essere generalizzati in quanto restano legati al carattere e alla reazione del cane. Quindi ogni soggetto avrà un suo percorso, da seguire, che dovrete scoprire strada facendo con intelligenza, amore, impegno, tolleranza, decisione (mai debolezza).

5°) 9° mese la pubertà:
è una fase che si vive diversamente tra il maschio e la femmina. Solitamente il maschio matura molto precocemente, non sono rari i casi di cuccioloni di 9 mesi che hanno riprodotto, perfettamente consapevoli del gesto naturale.
Le femmine verso questa età attraversano la prima fase mestruale: solitamente non è una fase fertile, quindi non porta a gravidanze indesiderate, spesso, la sua manifestazione, viene anticipata da un totale cambiamento caratteriale della cucciolona che sembra più “tra le nuvole”, svogliata, meno attiva. È una fase transitoria che dura per breve tempo, da soggetto a soggetto variabile dai 10 a 15/18 giorni visibile con secrezione ematica via via a scadere.
Consiglio di tenerla a riposo, qualche giorno senza passeggiate non causa danni specie in questa fase, anzi vi eviteranno spiacevoli “carovane” al seguito.

6°) 12° mese di età lastra ufficiale displasia anca e gomito:
è il primo esame importante e, purtroppo, non dà possibilità di riparazione. È il momento cruciale dopo il quale l’allevatore, l’appassionato, il cinofilo, stabilirà il futuro del proprio cane.
Nella displasia all’anca si ricerca il buon inserimento della testa del femore all’interno dell’acetabolo del bacino, l’assenza di manifestazioni di artrosi, il normale sviluppo delle ossa componenti l’articolazione. È una lettura goniometrica alla ricerca della gradazione che i tecnici definiscono angolo di Norberg.
Nella displasia del gomito si ricerca la saldatura del processo anconeo, ossicino rompiscatole il cui distacco può determinare zoppie, anche permanenti, che portano a scarsa possibilità di utilizzo del cane.
Entrambe le letture evidenziano giudizi di diverso valore, delle patologie, in considerazione della loro assenza o della loro più o meno gravità. Lasciando comunque ai tecnici la loro valutazione, al proprietario possono essere riportati i seguenti esiti:
A = normale (esenzione totale)
B = quasi normale
C = ancora ammesso (leggera displasia non pregiudica l’attività riproduttiva e la selezione del cane)
D = displasia accentuata medio grave
E = grave displasia
Non mi resta che fare a tutti un “in …. alla balena” e in A,B,C.

7°) dal 6° al 12° mese Disastro inizia l’addestramento:
ogni età ha una sua particolarità, al cucciolo si impartiscono le nozioni della scuola dell’infanzia, si possono insegnare gioco, socializzazione, qualche divieto, qualche obbligo.
Adesso però, dopo la lastra preventiva, si può cominciare a lavorare come alle scuole elementari, poi medie, superiori, università, con un po’ più di metodo, con un po’ più di impegno, con un po’ più di compiti, esercizi, doveri.
L’attività specifica va senz’altro demandata ai professionisti del settore addestramento che, forti della loro esperienza, vi seguiranno fornendovi i giusti consigli all’ottenimento dei risultati.
Ritengo importante vi poniate alcune domande (prima di iniziare il vero e proprio addestramento):
– Perché voglio addestrare il mio cane?
– Cosa voglio ottenere?
– Quanto mi serve?
– Che indirizzo dare al mio addestramento?
Addestrare un cane non è uno scherzo richiede tempo e metodo. Già l’abitudine alla vettura, al collare, al guinzaglio e tutto quello insegnato al cucciolo è addestramento. Si può abituare il cane a porgere la zampa, anche questo è addestramento, a prendere in bocca il guinzaglio per indicare l’ora della passeggiata e tante altre piccole cose che comunque fanno parte di un addestramento che gratifica il proprietario e può rendere il cane un buon protagonista negli incontri famigliari o conviviali come un compagno educato e ordinato.
L’addestramento del pastore tedesco permette, all’appassionato, di esaltarne le qualità caratteriali ed avere un cane sempre sotto controllo, un guardiano cosciente un compagno di giochi nonchè un viatico per il riconoscimento del soggetto da parte dell’ENCI e della Società specializzata.

8°) addestramento, esami, risultati:
Al superamento dello scoglio displasia, il soggetto, maturo dopo il 12° mese, deve superare le seguenti prove attitudinali:
Prova di BH:
un cane adulto deve dare prova di carattere, equilibrio, non deve presentare aggressività né verso estranei né simili. Si richiede al cane la condotta, al fianco del padrone, con e senza guinzaglio in un percorso ordinato, l’esecuzione del seduto, del terra, la capacità di lavorare in presenza di un altro cane senza distrazioni, l’attraversamento di un gruppo di persone sia al guinzaglio che senza guinzaglio, sotto perfetto controllo del padrone, l’indifferenza a manifestazioni come rumori, apertura e chiusura di portiere d’auto, a persone che corrono provenienti sia alle spalle che davanti al binomio (cane-conduttore), il restare, a comando, seduto e al terra con l’allontanamento del padrone. Tutte le operazioni , eseguite in addestramento con l’ausilio di premi, dovranno essere portate a termine solo con gli ordini vocali impartiti dal padrone.
Prova di IPO 1:
definita primo brevetto, conseguibile, per norma ENCI, dopo il 18° mese di vita, è composta da tre discipline:
Ricerca in pista
Il cane viene addestrato alla ricerca di oggetti posti su una traccia lasciata dal conduttore (il termine sostituisce padrone, proprietario). La segnalazione degli stessi, la precisione di ricerca, la voglia del soggetto nella sua esecuzione determinano un punteggio esplicativo di qualità (un voto scolastico che deve essere superiore alla sufficienza per passare l’esame). L’attitudine più o meno importante del soggetto, potrà venire, in futuro, condizionata anche in campo protezione civile per la ricerca persone smarrite.

Obbedienza
è il perfezionamento della prova BH con l’introduzione dell’invio in avanti senza conduttore, dei salti e del riporto.

Prova di coraggio
È la fase che determina la tempra caratteriale del cane che deve difendere e difendersi da una aggressione. Il cane viene condizionato ad affrontare un pericolo costituito da un figurante (uomo) armato in due diverse situazioni: la prima da una aggressione improvvisa, che arriva dal figurante armato di bastone, nascosto dietro un paravento (revier) , la seconda dal figurante posizionato distante dal binomio, che prima simula una fuga e poi, con un cambio di traiettoria, corre verso il cane brandendo un’arma, il bastone, affrontandolo in minaccia. Alla fine della difesa il cane deve eseguire il “lascia” cioè deve staccarsi dalla manica del figurante restando in vigilanza in attesa dell’arrivo del conduttore.

A queste tre discipline vengono attribuiti dei punteggi grazie ai quali il giudice può o meno confermare il superamento della prova e insignire, o non, il soggetto del titolo di IPO.

Prova di resistenza:
si tratta di un percorso, solitamente eseguito in bicicletta su terreno misto per una distanza di 20 Km, grazie al quale il giudice può valutare lo stato di forma del cane, la sua attitudine al lavoro e alla fatica e la resistenza dei cuscinetti plantari dei piedi del cane. Dopo il percorso il cane non deve presentare lesioni ai piedi e deve essere in grado di saltare un ostacolo, simbolicamente anche un’asse di qualche decina di centimetri, che ne dimostri buona tonicità e di non essere allo stremo delle forze.

Prova in ring :
Si tratta di una valutazione, operata da un giudice ufficiale ENCI riconosciuto a livello nazionale e/o internazionale, morfo/ funzionale, del cane, che si riassume in una verifica generale del rispetto degli standard specifici di razza, del soggetto sia da fermo che in movimento. La competizione, tra i diversi soggetti presenti nel ring, porta alla determinazione di una classifica di merito influenzata da diversi fattori, quali provenienza genetica, armonia di insieme, tipicità gradita dal giudicante che riconferma la qualifica morfo-funzionale così espressa:
– Eccellente, soggetto in ottima forma fisica e di pelatura molto aderente allo standard
– molto buono, soggetto in ottima forma fisica e di pelatura molto aderente allo standard con qualche piccola deviazione
– buono, soggetto non presentato in buona forma fisica e di pelatura con alcune problematiche di aderenza allo standard
– sufficiente, soggetto non presentato in buona forma fisica e di pelatura con uno o più gravi problemi di aderenza allo standard
– non sufficiente gravi problemi in generale
Le ultime due qualifiche non permettono al soggetto di presentarsi alla prova di selezione.

Prova di selezione
Una volta superate le prove di cui sopra, il cane viene presentato alla prova di selezione.
Consta di due fasi effettuate alla presenza di due giudici diversi o da un giudice formatore: per la valutazione caratteriale e morfologica.
La prova caratteriale è una conferma della prova sostenuta nell’IPO nell’ attacco improvviso e lanciato con l’esecuzione del “lascia” (il cane a comando deve lasciare la presa sulla manica del figurante e vigilarlo senza allontanarsi).
Nella verifica morfologica il giudice specialista provvede alla misurazione del cane, altezza, lunghezza, rapporti ossei, correttezza della testa, angolature, peso, stilando una valutazione di paragone con quanto previsto dallo standard di razza, consigliando l’accoppiamento più indicato.
I due giudizi, se positivi, porteranno il cane a essere annoverato fra i soggetti selezionati dall’ENCI e dal club di razza e quindi essere riconosciuto fra i riproduttori, di quella specifica razza, dando alla sua progenie la possibilità di affermarsi nel futuro e di ottenere il certificato di produzione selezionata.

9°) specializzazioni:
successivamente a queste, che sono le attività proponibili a un proprietario che vuole ottenere qualcosa di più dal proprio cane, vi sono ulteriori gradi di specializzazione quali IPO2 e IPO3, mondio ring, ricerca di superficie per coloro che vogliono impegnarsi nella protezione civile, agility.
Tutti i cani provvisti di Certificato delle Origini, e in regola con le rispettive certificazioni richieste per razza, possono essere presentati in una manifestazione, un mondo affascinante dove è possibile conoscere molte persone, con le quali stringere amicizia ed iniziare un percorso conoscitivo della cinofilia in tutti i suoi aspetti.
Alcuni tendono, per interessi personali, a diversificare e a esasperare le peculiarità del Pastore Tedesco esaltandone in un caso aggressività e addestrabilità altri preferiscono autentici modelli da passerella senza quelle doti caratteriali basilari del pastore tedesco.
Noi preferiamo produrre e selezionare cani che possano distinguersi sia in gare morfologiche sia in prove caratteriali restando ottimi guardiani di proprietà ed estremamente affidabili con i bambini.
In conclusione, pur tenendo in considerazione il detto nazional-popolare che “ ogni scarafone è bello a mamma sua” e senza voler giudicare le scelte operate nell’acquisto di un cucciolo, non volendo esprimere giudizi sul bello o sul brutto, ritengo di poter affermare che dietro a ogni cucciolata c’è del lavoro, ogni allevatore si pone degli obiettivi, a volte vengono raggiunti, altre volte no, tanto lavoro si perde per strada, per mortalità, per malattia, o per altri svariati motivi, ma è anche vero che un lavoro coscienzioso, basato sulla conoscenza ed il rispetto delle regole porta ai risultati sperati.
Quando cercherete di ricondurre tutto questo a un valore scoprirete che ben altro dovrà influenzare le vostre scelte e, nel dubbio, appoggiatevi all’esperienza di chi ha ottenuto significativi risultati nel settore.